Allattamento e alimentazione del puledro: i primi mesi di vita

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I primi mesi di vita del puledro rientrano tra i più delicati, i mesi in cui bisogna prestare maggiore attenzione alla sua alimentazione e all’andamento di crescita. I puledri che vengono accompagnati dalle madri nella fase di allattamento e svezzamento, riescono a gestire quasi autonomamente il processo di allontanamento dal latte materno.

Fin dalle prime 10 settimane di vita, iniziano a imitare la madre e assaggiano piccole porzioni di cibo solido. Con il passare dei giorni, si allenano per sostituire il latte e arrivare ad una nutrizione completa e continua.

Oggi, scopriremo insieme quali sono gli elementi indispensabili per la corretta alimentazione del puledro e come iniziare lo svezzamento. In questo modo, sarete preparati al momento del parto e potrete intervenire con sicurezza e precisione.

 

Allattamento del puledro

Il puledro inizia a ricercare il latte della madre già dopo i primi 15-20 minuti dopo la nascita. Il latte materno – soprattutto nei primi mesi di vita del cucciolo – è ricco di colostro. Questo specifico elemento, aiuta il cavallo a rafforzare le proprie difese immunitarie e sviluppare i giusti anticorpi contro malattie e problemi di salute.

E’ importante che il quantitativo di colostro assunto dal puledro sia molto alto nelle prime settimane di vita, proprio perché assolutamente necessario per la sua crescita. Se notate un allontanamento precoce dalla madre o il cucciolo inizia a bere troppo poco latte, chiamate subito il veterinario.

Un esperto, infatti, può fornirvi dei consigli sull’aggiusta di colostro nell’alimentazione del puledro (anche senza prenderlo necessariamente dalla madre). Solitamente, la fase di allattamento dura per un massimo di 6 mesi e segue una linea graduale. Il puledro impara insieme alla madre quali sono i cibi che può assumere e quali deve evitare, diminuendo progressivamente il quantitativo di latte.

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Svezzamento e alimentazione

Il processo di svezzamento del puledro segue un andamento autonomo e regolare. Come anticipato, intorno alle 10 settimane di vita il cucciolo inizia ad assaggiare piccole quantità di cibo solido. Contemporaneamente, il latte materno inizia a perdere “potenza”, a diventare meno carico di sostanze nutritive.

Il puledro imita il comportamento della madre e inizia a brucare l’erba, a mangiare il fieno e le pappe di cereali consegnate dagli allevatori. La sua alimentazione diventa sempre più varia, fino ad arrivare allo svezzamento completo. In un tempo medio di 6 mesi, l’alimentazione del puledro compie diversi passi in avanti; passa dal solo latte materno al cibo solido normalmente consumato dai cavalli adulti.

 

L’aiuto della fattrice

Per assicurare una nutrizione e una crescita positiva del cavallo, è importante prendersi cura in primis della fattrice. Da lei dipende la crescita stessa del puledro, che ha bisogno del supporto della madre per poter ricavare tutte le sostanze nutritive necessarie.

Sfruttando il moderno dispositivo C6EVO IoT, avrete la possibilità di gestire il parto in ogni sua fase. Uno strumento di foaling alarm vi aiuterà a scoprire in anticipo quando la fattrice è in procinto di partorire, così da intervenire subito e senza ritardi.

Tenendo sempre sotto controllo le contrazioni che interessano la cavalla, il C6EVO IoT riesce ad avvertirvi con il dovuto anticipo, in modo da evitare problemi. Il vostro puledro non correrà alcun rischio, e potrete occuparvi della sua alimentazione con la giusta attenzione e tranquillità.

 

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