Monitorare la salute del puledro non è semplice. Proprio per questo è sempre necessario rivolgersi al proprio veterinario di fiducia. Tuttavia, ci sono alcune accortezze che ogni allevatore può seguire in completa autonomia e alcune attenzioni da non sottovalutare. Vediamo quali sono i consigli da tenere bene a mente. Naturalmente, andranno personalizzati in base alle esigenze dell’esemplare e alle indicazioni del veterinario.
L’alimentazione: il primo passo per monitorare la salute del puledro
Anche quando si tratta di cavalli, l’alimentazione è molto importante. Il puledro, in un momento così critico della propria vita, ovvero quello della crescita, deve essere nutrito con foraggio di ottima qualità. Questa buona abitudine è fondamentale in quanto aiuta il puledro a crescere correttamente. Si pensi che, solo durante il primo mese di vita, il piccolo cresce di 1,5 kg al giorno. Raggiunto il primo anno, ha ormai realizzato il 50% del suo sviluppo. Proprio per questa ragione è necessario monitorare la salute del puledro costantemente, fornendogli il necessario nutrimento.
Ovviamente anche la madre dovrà essere nutrita con alimenti di pari qualità. Questo permetterà un sano allattamento nei primi periodi dopo il parto. Bisogna sempre fare in modo che la fattrice riceva un adeguato apporto di proteine, vitamine, fibre e minerali.
Le attenzioni nei confronti dell’apparato locomotore
La qualità e la quantità della razione giornaliera del puledro sono fondamentali per prevenire anche alcune malattie e disturbi alle ossa, cartilagini e tendini. Proprio per questo le proteine dovrebbero essere ad alto valore biologico. Le vitamine, in particolare la E con le sue proprietà antiossidanti, e i sali minerali come il selenio, aiutano a prevenire alcune malattie legate ai muscoli. Altri sali minerali (come manganese, calcio, rame…) contribuiscono invece alla buona formazione delle ossa.
Monitorare la salute del puledro vuol dire anche osservarlo e controllare che ossa e muscoli stiano crescendo correttamente, sani e forti. In caso di dubbi, sicuramente il veterinario saprà come intervenire, in primo luogo ottimizzando l’alimentazione del puledro.
Come prevenire o ridurre le infezioni parassitarie nel puledro?
Purtroppo è molto probabile che il cavallo, durante la sua vita, venga attaccato dai parassiti, per la maggior parte gastrointestinali. In determinati casi i cavalli più anziani hanno dimostrato di aver acquisito una certa immunità verso alcuni parassiti. Quindi, qualora attaccassero, non sarebbero necessarie cure intensive. Per i puledri, però, è molto diverso: loro sono la categoria più a rischio, proprio per via della giovane età. Una buona abitudine è monitorare la salute del puledro richiedendo al veterinario dei controlli periodici.
Questo, insieme alle accortezze precedentemente elencate, dovrebbe essere sufficiente per assicurarsi che il cavallo cresca sano e forte.
L’habitat del piccolo
Un puledro, così come un cavallo adulto, necessita di un ambiente adatto alle proprie esigenze. È quindi necessario provvedere al benessere del puledro anche sotto questo aspetto. Gli ambienti devono essere prima di tutto adeguatamente costruiti e termicamente isolati, in modo da proteggere l’animale dagli eventi atmosferici. Dovranno essere puliti e presentare un’altezza appropriata e dimensioni consone, nonché fornire una buona illuminazione e ventilazione.
Monitorare la salute del puledro fin dal parto
Infine non dimentichiamo che è opportuno monitorare la salute del puledro fin dalla nascita e seguire attentamente la madre durante la gravidanza e il travaglio. In questo può essere d’aiuto un buon Foaling Alarm. Trovate tutti i dettagli QUI.